09/29/2017 •

L’intervista si è tenuta in occasione del G7 Industria/ICT in programma a Torino il 25 e 26 settembre nella Reggia di Venaria¸ gettando le basi per una "politica coordinata", come si legge nella dichiarazione finale, che agisce secondo "tre priorità politiche chiave" che sono: "inclusione, apertura e sicurezza". La trasformazione industriale e le tecnologie digitali, la robotica avanzata, l’intelligenza artificiale e le opportunità per l’economia, la cybersecurity, la libera circolazione dei dati sono stati i focus nell’agenda dell'incontro.

L'idea comune dei ministri è che il cambiamento a cui si sta assistendo "ha il potenziale per effetti duraturi sulla produttività, sull'occupazione, sulle competenze, sula crescita economica, il commercio, il benessere e l'ambiente", il tutto "porta opportunità e sfide per le nostre economie e società".

Le trasformazioni legate alla diffusione dell'Industria 4.0 avranno nei prossimi anni un impatto profondo nella società e nel mercato del lavoro, la nuova rivoluzione industriale rappresenta un'opportunità importante per modernizzare la produzione in ogni azienda. Apripista è stata la Germania con la piattaforma Industrie 4.0, seguita dalla Francia con il piano Industrie du Futur e l'Italia con Industria 4.0.

"Abbiamo un arduo lavoro che ci attende – afferma il ministro dello Sviluppo Economico Calenda - se vogliamo lavorare insieme dobbiamo rimboccarci le maniche e collaborare, coinvolgendo tutti imprenditori, stakeholder. Dobbiamo essere modesti e cauti nell'affrontare queste tematiche ma non possiamo fare gli stessi errori fatti con la globalizzazione".

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