Tutti l'hanno assaggiato, tutti lo adorano: un fresco budino gustato in una pratica coppetta di plastica. Ovviamente deve avere un aspetto ricercato e invitante per il palato. Inoltre deve infondere la sicurezza che non contiene impurità di sorta, batteri o residui di disinfettanti.
È chiedere troppo? Affatto! È esattamente quello che produttore di budino e costruttore dell'impianto vogliono: rispondere al meglio alle richieste dei consumatori finali, offrendo un prodotto delizioso e salutare, cui nessun palato saprà rinunciare.
Lo stesso vale per l'azienda VMS che, nella sua attività di produzione di confezionatrici, è costantemente impegnata nell'ottimizzazione delle sue macchine grazie al continuo sviluppo e all'aggiunta di nuovi dettagli, al punto che il prodotto finale può essere persino ottenuto senza raffreddamento.
L'igiene, una priorità nell'industria alimentare
Daniela Kraft, responsabile dell'Ufficio Marketing e Tecnologia di VMS, lo sa per esperienza: "L'igiene è molto importante, anche per le gravi ripercussioni dei resi di prodotto, in particolare per l'industria alimentare. Infatti non solo si generano colli di bottiglia nelle forniture ed elevati costi di smaltimento di interi lotti ma anche danni a lungo termine per l'immagine del produttore." Per questo è essenziale un processo produttivo affidabile, in grado di rispondere ai criteri di igiene più severi.
A rendere così speciale le confezionatrici e sigillatrici completamente asettiche della serie KONTIFILL® è la struttura, caratterizzata da un tunnel a tenuta ermetica. Tutto ciò che nell'impianto entra a contatto con il prodotto, e quindi deve essere sterile, avviene in questo tunnel asettico.
Livello di sterilizzazione log6, garanzia di massima igiene
Passaggio dopo passaggio, le coppette sono trasferite dalla barriera fotoelettrica o dal controllo elettromeccanico alla sezione di depolverazione, dopo la quale vengono disinfettate con perossido di idrogeno (H2O2) e quindi asciugate con aria calda sterile. Tale processo è concepito per annientare il 99,9999% di tutti i batteri presenti sulle coppette. Questo standard di igiene, unico sul mercato, detto "Livello log6", garantisce altresì la riduzione al minimo dei residui di perossido di idrogeno, fino a meno di 0,5 ppm.
Al fine di assicurare la conformità a tale severo criterio di igiene, è necessario applicare il medesimo rigore anche nella sterilizzazione del coperchio con perossido di idrogeno nella stazione di applicazione coperchio. Altrettanto importanti sono inoltre la pulizia e disinfezione del tunnel. A questo provvedono le procedure Cleaning In Place (CIP) and Sterilization In Place (SIP), ossia pulizia in loco e sterilizzazione in loco, due espressioni chiave usate per descrivere il processo di pulizia in più fasi, della durata di circa tre ore. Nel corso di tale processo tutti i componenti e le tubazioni sono sterilizzati accuratamente con vapore saturo a 143°C, mentre il tunnel sterile è sottoposto a disinfezione con perossido di idrogeno.
Tutte le componenti della tecnologia di azionamento sono invece installate al di fuori del tunnel sterile, quindi non soggette a tali trattamenti.