18.06.2024 • Il progetto di compensazione con la Riserva Siro Negri a Pavia è parte del nostro percorso di sostenibilità e racconta una storia di amore per il territorio e di impegno concreto per preservare la biodiversità, grazie al controllo e al contributo scientifico dell’Università di Pavia.
Perché compensare le nostre emissioni? L’obiettivo prioritario per un’azienda nell’impegno per la sostenibilità è e deve rimanere la riduzione dei consumi. Ci sono però emissioni che non si riescono ad azzerare e per questo SEW mette in atto delle azioni di compensazione scegliendo partner affidabili che diano valore all’impegno per l’ambiente.
Il primo step del nostro percorso è compensare entro il 2026 attraverso acquisto di crediti di carbonio il valore delle emissioni Scope 1 e Scope 2, ovvero quelle “governabili” e di cui l’azienda è direttamente responsabile. Questo risponde all’esigenza di considerare la sostenibilità non soltanto uno slogan ma un impegno concreto, misurabile e integrato agli obiettivi di business dell’azienda.
Secondo le nostre stime, oggi dobbiamocompensare circa 600 tonnellate di CO2. Abbiamo iniziato la nostra esperienza insieme al partner Lifegate con la rendicontazione di manifestazioni fieristiche ed eventi scegliendo come destinazione un progetto verificabile e di prossimità, per il quale SEW può facilmente attivare azioni di controllo delle azioni intraprese.
“Recentemente abbiamo effettuato un vero e proprio audit di qualità presso il Bosco Siro Neri di Pavia, come per tutti i nostri fornitori strategici – afferma Eva De Col, Procurement, Facilities & Sustainability Manager di SEW EURODRIVE Italia. Questo è solo il primo progetto di compensazione messo in campo da SEW: siamo alla ricerca di altri progetti legati alla salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità sempre caratterizzati dalla prossimità territoriale e di comunità a SEW, affinché sia possibile alle persone andare a verificare personalmente, e dall’alto valore scientifico, come nel caso dell’Università di Pavia che è garante della salvaguardia del Bosco Siro Negri”.
Per conoscere il nostro percorso di responsabilità sociale, visita la pagina dedicata.
La Riserva naturale integrale Bosco Siro Negri è un piccolo lembo di Pianura Padana che fu donato all’Università degli Studi di Pavia nel 1967 da Giuseppe Negri, cittadino pavese e grande amante della natura.
Durante la II Guerra Mondiale il bosco venne preservato e salvato dalle razzie, consentendo di mantenere un bosco originale con piante ad alto fusto di oltre 100 anni, di cui è stata preservata la biodiversità.
Nel 1970, in occasione dell’Anno Europeo per la Conservazione della Natura, indetto dal Consiglio d’Europa, l’Università decise di vincolare il Bosco come Riserva Naturale Integrale alla quale, per desiderio del donatore venne dato il nome del fratello Siro.
Il bosco Siro Negri fu istituito come Riserva naturale dallo Stato Italiano con il Decreto Ministeriale 11 dicembre 1973 dell’allora Ministero per l’Agricoltura e le Foreste.
In omaggio alle intenzioni del donatore l’Università si impegna a conservare integro il bosco, non attuando quindi alcun intervento di gestione e consentendo l’accesso solo ai fini di ricerca scientifica, educativi e di vigilanza. Grazie a queste restrizioni il Bosco Siro Negri può essere definito “riserva integrale”, e ha assunto un notevole valore naturalistico e scientifico.